La riflessione metalinguistica sulla stampa italiana: oltre l’epicedio?

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Publication date
2015Author(s)
Santulli, Francesca
Subject
Definizione forteAbstract
Riassunto: Muovendo da una definizione forte di ideologia linguistica come «insieme di idee intorno
alla lingua condivise dai parlanti», l’intervento si concentra sul dibattito linguistico ospitato dalla
stampa italiana. In una prospettiva di analisi del discorso il campione dei testi selezionati, dedicati
al commento degli usi linguistici contemporanei, è indagato con l’obiettivo di restituire l’immagine
delle credenze implicite intorno alla lingua che essi costruiscono e propagano. Dall’esame dei testi,
e in primo luogo dei titoli e degli altri elementi peritestuali, emerge una visione in cui la lingua è (o
dovrebbe essere) oggetto statico, separato dai parlanti, e meritevole di conservazione. Un’ideologia
linguistica significativamente diversa si ricostruisce, però, analizzando altri articoli giornalistici, nei
quali pure si discute di lingua, ma senza riferimento specifico all’italiano e nella prospettiva della comunicazione.
La consapevolezza del contrasto tra queste due diverse ideologie può e deve condurre,
in un’ottica propositiva, alla promozione di una visione più realistica delle dinamiche linguistiche,
che tenga conto della posizione dei parlanti anche in relazione al contesto sociale. Abstract: Assuming a narrow definition of language ideology as «a set of ideas about language», the
paper focuses on the debate about language and language use in the Italian press. A sample of texts
commenting on contemporary language use is investigated under a discourse analytical perspective,
aiming to disclose implicit ideas and beliefs about language. The analysis, starting from titles and
peritextual elements, reveals that language is treated as a static object, which is not actually linked
to speakers and deserves preservation. However, a completely different language ideology emerges
from the analysis of a small group of articles discussing language from the communicative point of
view and with no explicit reference to the Italian language. The very existence of these two forms
of language ideology should lead to the promotion of a more realistic attitude towards language
mechanisms, emphasizing the importance of speakers and of the social context in which language
is actually used.
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